RETRIBUZIONI L’Italia ha la maglia nera per il livello delle pensioni e dei salari ed il governo fissa un tasso di inflazione come riferimento per gli aumenti contrattuali del 1,7%, un terzo in meno dell’inflazione reale.
LA SCUOLA. La qualità della scuola, dell’università e della ricerca sono la condizione indispensabile per lo sviluppo di ogni comunità ed il Governo risponde riducendo gli investimenti nella ricerca e tagliando più di 8 miliardi per la scuola pubblica. Stravolge con provvedimenti assurdi e demagogici la qualità dell’istruzione e condanna a morte il tempo pieno. Penalizza gli insegnanti e licenzia i precarI.
IL LAVORO. L’Italia è divisa e frammentata, sempre più diseguale e Precaria ed il governo risponde, insieme a Confindustria, attaccando il Contratto Nazionale. Svuota le regole sulla sicurezza del lavoro e annuncia un “libro verde” che punta a ridurre sempre più i servizi pubblici.
LA PRECARIETA’. La precarietà è una condizione dell’esistenza che umilia e rende più deboli. Eliminare la precarietà è l’obiettivo di una vera democrazia. Il Governo al contrario emana norme che l’aumentano e aumentano l’arbitrio nei rapporti di lavoro. Avevamo fatto una legge la 188, che impediva la pratica dei licenziamenti mascherati da dimissioni in bianco: una pratica utilizzata spesso per licenziare le lavoratrici se incinte e i lavoratori malati o indesiderati. Il Governo cancella quella legge e strizza l’occhio a chi oggi può impunemente spadroneggiare.
LA SANITA’ La Costituzione italiana definisce la sanità come un diritto costituzionale. Il Governo taglia le risorse per la sanità con la conseguenza della riduzione delle prestazioni.
I LAVORATORI PUBBLICI. Il Governo aumenta i costi della politica e ripristina retribuzioni da favola nella Pubblica Amministrazione, attacca i lavoratori pubblici, riduce la loro retribuzione attaccando, così, i servizi pubblici.
Per tutte queste ottime ragioni, il 27 settembre, Sinistra Democratica è a fianco della CGIL.