giovedì 24 aprile 2008

BUONA LIBERAZIONE. A TUTTI

mercoledì 23 aprile 2008

Così da Roma.......

Documento approvato dal Direttivo del 22 aprile 2009


1. Sinistra Democratica trae dall’esito della campagna elettorale la convinzione che, per le sorti del nostro Paese di fronte alla netta vittoria della destra, costruire la presenza ed il radicamento della sinistra sia irrinunciabile.
2. Intendiamo metterci subito al lavoro nelle diverse realtà del Paese perché sia possibile, ripartendo con un processo politico difficile ma necessario, dare fiducia e speranza a militanti, elettori ed elettrici, cittadine e cittadini, che abbiamo incontrato nel corso della campagna elettorale e che ringraziamo per l’impegno speso. A tutti questi e ai tanti che, delusi, si sono allontanati anche dal voto, chiediamo di essere con noi per costruire insieme un progetto per il Paese.
3. Ci rivolgiamo alle altre forze politiche della sinistra, impegnate come noi in una discussione approfondita che pienamente rispettiamo, sollecitandole a compiere ognuna nella propria autonomia passi decisivi nella direzione di un processo unitario che ora più che mai non può conoscere battute d’arresto.
4. Siamo stati consapevoli sin dall’inizio che questo processo di costruzione della sinistra italiana non può avvenire se insieme alle forze politiche non entrano in gioco i tanti e i diversi soggetti di una sinistra diffusa, presente nel territorio e ricca di esperienze e di partecipazione democratica.
5. Ognuna di queste realtà – e noi per primi - deve ora mettersi al lavoro affinché in un percorso costituente da aprire subito si definiscano valori, contenuti, programmi di un progetto che ha come obiettivo la costruzione di una sinistra in Italia nell’insieme delle sue fondamentali culture politiche, ispirata ad un nuovo socialismo e forte di una cultura di governo capace di interpretare e raccogliere le sfide che il Paese ha di fronte.
6. Sul piano politico sarà possibile contrastare la destra solo a partire dalla costruzione di un nuovo centrosinistra in Italia. Da soli non si è vinto, né si potrà vincere domani. Oggi è necessario alzarsi in difesa dei principi che fondano la Carta Costituzionale, opponendosi allo stravolgimento delle regole fondamentali della nostra democrazia politica rappresentativa. Il centrosinistra governa in tante città, province e regioni. Ci aspetta già nei prossimi giorni un appuntamento che riguarderà quasi tutte le province siciliane. Nei primi mesi del prossimo anno andranno al voto le più grandi città italiane e le principali province. Vogliamo dire fin d’ora che questo patrimonio politico va difeso e rafforzato, a cominciare dal ballottaggio che interesserà la provincia e la città di Roma. Rivolgiamo pertanto un appello forte alle donne e agli uomini di sinistra per recarsi alle urne, votare il centrosinistra, impedire alla destra di conquistare il governo della Capitale.
7. Rivolgiamo un saluto affettuoso a Fabio Mussi, il suo lavoro di questi anni è stato prezioso e profondo, siamo sicuri che tornerà presto, ristabilito da una degenza non breve, ad occuparsi della politica come ha sempre fatto e come abbiamo bisogno ritorni a fare.
8. Indichiamo ad ogni realtà territoriale di convocare assemblee nelle quali compiere un esame del voto e porre le condizioni per un rilancio immediato della nostra iniziativa politica. Sabato 10 maggio si terrà a Roma la Riunione del Comitato Promotore nazionale nel quale discutere delle prospettive politiche della sinistra italiana

mercoledì 16 aprile 2008

Commento a caldo sul risultato elettorale

La sorpresa è devastante, sgretola la passione ... mette a dura prova ... la ragione.
Il ragionamento politico, quello che affronta il nodo dell’analisi di una sconfitta elettorale netta, per un momento viene dopo. Prima di tutto c’è il sentimento comune di tante donne e uomini che si pongono una domanda: e ora cosa sarà? Non è una domanda qualunque e non c’è una risposta immediata. E’ la prima volta, nella storia politica repubblicana, che la sinistra non ha una rappresentanza parlamentare, né alla Camera né al Senato.
C’è qualcosa di drammatico, di unico nel panorama europeo.
Nessuno in questo modo l’aveva previsto, noi stessi non l’avevamo messo nel più negativo dei conti.
La domanda – ora cosa sarà? – va nel profondo di ognuno di noi. E ci costringerà a ragionare a lungo per giungere ad una risposta. Oggi siamo davanti ad alcuni fatti inequivocabili e come tali vanno detti e studiati.
Tre su tutti. La netta vittoria di Berlusconi e della destra, la sorpresa delle dimensioni della nostra sconfitta elettorale, gli errori politici ... e non solo i nostri.
La vittoria della destra smentisce l’idea, da tutti ritenuta possibile, di un pareggio e dunque di uno stallo, al Senato. La maggioranza di Berlusconi è ampia alla Camera e superiore alle previsioni al Senato.
Noi siamo di fronte ad una sconfitta che mai si è conosciuta in queste dimensioni. Le ragioni vanno prima di tutto cercate dentro di noi e non sono circoscrivibili tutte e solo nel volgere breve di questa campagna elettorale. C’è un filo lungo che riguarda il nodo tra la sinistra e la società nell’arco di questi ultimi decenni, in tutta Europa e particolarmente in Italia. Riguarda la politica, la cultura, l’organizzazione del campo storico della sinistra. C’è poi, acuto, il senso di un’esperienza di governo nata tra forti aspettative e rivelatasi troppo presto priva di una missione capace di indicare una sfida alta al declino che il paese attraversa.
Infine, il precipitare di una crisi che toglie tempo e spazio alla messa in atto di un processo unitario. Lo stesso queste ragioni, solo accennate, risultano ancora insufficienti a dare conto di una dimensione della sconfitta fino a oggi inimmaginabile. Ora per noi la domanda è netta e drammatica. Cosa si fa della sinistra di domani? Ci vorrà una diversa nozione del tempo, della costruzione di qualcosa di inedito. Ma costruire è ora drammaticamente ancor più necessario. Resta lì, da solo, col suo inutile dato fermo al palo, chi ha cominciato proprio affermando l’orgoglio di correre da solo. Una scelta di puro egoismo politico. Tra la difficile ma necessaria strada di ricostruire un nuovo centrosinistra per il governo dell’Italia e l’orgoglio della propria presunta autosufficienza, si è scelta questa via oggi rivelatasi perdente e priva di alcun sbocco. Una manciata di voti in più della somma ds e margherita di due anni fa, al netto dell’apporto che pura qualcosa avrà pesato dei radicali. Tutto qui? Ne valeva la pena? Aprire un solco a sinistra, rifiutando a priori qualsiasi alleanza per il governo, ingenerare l’equivoco – oggi evidentissimo – del voto utile, rievocare l’umiliante e falso paragone con Nader, illudere sull’incollatura e ora trovarsi la destra otto-nove punti avanti.
Si può essere bravi a comunicare, ma se si sbaglia nell’analisi politica il comportamento per quanto ben impostato dal punto di vista comunicativo risulta sterile... e Berlusconi ... governa!

sabato 12 aprile 2008

Perchè votare la Sinistra L'Arcobaleno

da il Tirreno del 12 aprile 2008 ( articolo integrale)

VAIANO. Parla Andrea Monni, esponente vaianese di Sinistra Democratica (oggi confluita nella Sinistra Arcobaleno) ed ex-membro della direzione provinciale Ds di Prato, partito di cui non condivise lo scioglimento nel Pd.

Qual è l’umore dei vaianesi in questa campagna elettorale?
«Una parte della popolazione è delusa dalla politica del governo Prodi, anche se il giudizio sull’amministrazione non è negativo e c’è una tendenza ormai favorevole al porta-a-porta, che in questo momento è l’argomento che interessa di più. Ma accanto a questo, i vaianesi ci chiedono di ridurre le file per gli appuntamenti sanitari, di aprire il Cup di prenotazioni in orari diversi da quelli attuali. E poi c’è un diffuso senso di comunità che manca ad esempio a certi imprenditori valbisentini che delocalizzano, scaricando le loro incapacità sui lavoratori».

L’anno prossimo si voterà per il rinnovo del consiglio comunale. Appoggerete un Marchi-bis?
«In un anno possono succedere tante cose, perché c’è questa situazione singolare per cui siamo divisi a livello nazionale ed uniti in molte amministrazioni locali: questo significa che siamo riconosciuti come classe di governo. Certo è che dipenderà dal PD, che ha voluto correre da solo. Ma si tolgano dalla testa la possibilità di decidere comune per comune: dovremo fare un accordo su base provinciale. Anche per questo auspico un nostro successo elettorale, al limite anche il voto disgiunto: per il Partito Democratico alla Camera e per noi al Senato, così toglieremmo seggi al Pdl».

Cosa dovrebbe fare l’amministrazione in questi ultimi dodici mesi?
«Aprire una campagna d’ascolto, perché le richieste potrebbero essere cambiate rispetto al 2004. Lo sta già facendo ma adesso si potrebbero trovare i temi su cui lavorare per i prossimi 3/5 anni».

Giacomo Magazzini

mercoledì 9 aprile 2008

PERCHE' BISOGNA VOTARE A SINISTRA



Il voto a sinistra è un voto di libertà per tutti


Negli ultimi due giorni Veltroni e Franceschini, quest’ultimo capolista del Pd in Toscana, si sono accaniti contro la Sinistra Arcobaleno.Il primo ha detto che Bertinotti ha segato l’albero dell’uscente governo Prodi; il secondo ha detto che il voto alla sinistra fa vincere Berlusconi.


La prima affermazione è falsa e non fa onore a chi l’ha pronunciata (i parlamentari di sinistra hanno votato tutto, hanno ingollato tutti i rospi possibili, tanto che c’è il rischio che alcuni elettori di sinistra, per protesta, non votino. E chi ha fatto cadere il Governo spero lo ricordino tutti).

La seconda affermazione, se possibile, è peggiore. Si è passati dalla teoria del voto utile al voto dannoso. In quell’affermazione di Franceschini non c’è rispetto per chi la pensa diversamente: anziché fare la gara sulle idee e sui programmi si cerca di distruggere chi ti sta più o meno vicino, accusandolo di “fare il gioco del nemico”.

Il Pd ha scelto di fare corsa da solo (o “in libertà”, come preferisce dire), ritenendo che il quel modo possa vincere. Non mi convince, ma libero di farlo. Cosa avrebbero dovuto fare gli altri - la sinistra ad esempio - sciogliere i ranghi e non partecipare alle elezioni? Capisco che in campagna elettorale si possano dire frasi forti o promettere la luna e che i militanti delle diverse parti possano andare oltre il dovuto. Ma non è ammissibile che i principali esponenti di un partito democratico usino questi argomenti verso la sinistra, come se fosse questo l’avversario da battere.Non ho condiviso la nascita del Pd, ma ho sempre pensato – e continuo a pensare – che domani un nuovo centro-sinistra debba basarsi fondamentalmente sull’alleanza tra il Pd e la Sinistra unita.


Ritengo che un cittadino debba votare per quella parte che idealmente e programmaticamente lo rappresenta di più o sente più vicina e per questo ho scelto la Sinistra Arcobaleno.


Credo che questo sia il voto giusto per provare a tutelare gli interessi delle persone che non hanno potere, denaro, forza e credo che questa parte sia quella più lontana dalla visione e dalla politica berlusconiana con cui è certo che la Sinistra non verrà a patti.


Dopo aver letto le frasi suddette, sono ancora più convinto che il voto alla Sinistra Arcobaleno rappresenti un altro preziosissimo valore: mantenere in Italia una forza di sinistra. In questo senso il voto alla Sinistra Arcobaleno è un voto di libertà per tutti e per tutte.


Michele Mezzacappa coordinatore Sinistra Democratica Prato

TAGLIARE LA PROVINCIA DI PRATO?.....NON SI PUO' FARE

Interveniamo sulla “querelle” innescata dal Presidente della Provincia di Firenze Renzi (PD) che auspica il “taglio” della Provincia di Prato.
Nonostante i tentativi di ricomporre i cocci da parte dei maggiori esponenti del PD pratesi e fiorentini vogliamo esprimere il nostro netto dissenso rispetto alla proposta di cancellare la Provincia di Prato né per spirito di conservazione né per una questione di campanile, bensì per le seguenti considerazioni di merito:
1) in assenza di assetti istituzionali diversi (Area Metropolitana), l’ente Provincia (di Prato come di Firenze) assolve un ruolo che, pur suscettibile di razionalizzazione e ottimizzazione delle proprie attività, risulta fondamentale per la comunità che rappresenta;
2) la Provincia di Prato non è un’entità astratta, ma un imprescindibile livello istituzionale raggiunto dopo un lungo e condiviso processo istituzionale che, nel quadro di una fisiologica dialettica tra forze politiche diverse, governa, programma e realizza interventi che nessun altro ente è in grado di garantire;
3) la Provincia di Prato, secondo gli scriventi, deve investire, così come dovrebbero fare anche le altre province corrispondenti all’Area Metropolitana, nella cooperazione istituzionale come metodo prioritario di soluzione dei problemi ormai non più confinabili in ristretti ambiti geografici.
Auspichiamo, pertanto, che gli esponenti del PD delle province coinvolte, senza cadere in ulteriori contraddizioni, si parlino e chiariscano quali sono gli assetti istituzionali a cui far afferire le proprie strategie ed i propri programmi.



I consiglieri provinciali Alessio Nincheri e Michele Mezzacappa – Sinistra Arcobeleno

lunedì 7 aprile 2008

L'ultima settimana, l'ultimo sforzo

Questa è l'ultima settimana di campagna elettorale, c'è da fare l'ultimo miglio, convincere gli indecisi, gli astensionisti i fancazzisti, quelli per cui tutti sono uguali. In particolare tutti quegli elettori che sono di sinistra e che non sanno che l'unica sinistra in campo è LA SINISTRA L'ARCOBALENO.
Avanti dunque, ognuno di noi faccia più telefonate possibili, parli con gli amici ed i conoscenti, spieghi le tantissime buone ragioni di un voto alla Sinistra l'Arcobaleno.
FRA GLI APPUNTAMENTI DI QUESTA SETTIMANA:

Martedì 8 Aprile 2008 a Prato ore 21:00

presso circolo Arci "La Libertà 1945" via Pistoiese 654

Franco Giordano
Incontra gli elettori

giovedì 3 aprile 2008

L'ON. SEVERINO GALANTE SABATO A VAIANO


SABATO 5 APRILE ORE 11:00
ALLA CASA DEL POPOLO DI VAIANO


INCONTRO CON L'ON
SEVERINO GALANTE
CANDIDATO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
PER LA SINISTRA L’ARCOBALENO


SI PARLERA DI LAVORO,
PRECARIATO, POTERE D’ACQUISTO, SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
E IMPRESA

FAI UNA SCELTA DI PARTE !
DIFENDI I DIRITTI E LA DIGNITÀ DEI LAVORATORI

SONO STATE INVITATE LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DEI LAVORATORI E LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
L’INCONTRO SI CONCLUDERÀ CON UN APERITIVO ARCOBALENO